Una profonda riflessione formale aspira a colmare il vuoto progettuale che si cela dietro l’architettura penitenziaria. Utilizzando tipologie edilizie alternative, il muro diventa prospetto, la separazione diviene relazione e i confini si trasformano in soglie. La disconnessione lascia posto a una transizione più fluida tra interno e esterno.
galleria
- 11 immagini